"Così compongo poesia dalla raccolta "In ascolto", MEF Firenze
Maristella Angeli
(da “Specchi dell’anima” Edizioni Progetto Cultura; selezionata, EDI-THON Edizioni Penna d’Autore 2008)
-“Un nuovo giorno”, dipinto di Maristella Angeli
Poesia di Maristella Angeli
Maristella Angeli legge una sua poesia.
Presentazione online
Trottole di vento Poesie di Maristella Angeli Edizioni Tracce, 2012 collana ISBN 978-88-7433-634-
Critico Letterario Ninnj Di Stefano Busà
Sicuramente si tratta di una tappa decisiva per Maristella Angeli. Suppongo che questa raccolta: “Trottole di vento” rappresenti un capitolo determinante per la sua personale vicenda lirica, certamente, non solo per le immagini liriche fin qui apportate, quanto per la novità e la consapevolezza di un percorso letterario che riconosce la necessità di essere un linguaggio dei sensi: stile, temi e tensioni inclusi in un repertorio che ne fa un autentico valore e matrice ispirativo-comportamentale della sua interiorità. Da questa raccolta possiamo immaginare il percorso dell’autrice, un itinere svelto e in assolta coerenza con quelle che sono le sue forze, i suoi stimoli, le sue asperità interiori, la sua sensibilità, la sua storia personale, di donna, figlia, moglie. È un libro che sa realizzare felicemente alcuni nuclei linguistici e porli in dirittura d’arrivo per altre e più intense sortite editoriali. In questa silloge si ritrovano i sentimenti, le emozioni, le amicizie, gli affetti familiari, la solidarietà, l’amore per i suoi cari, per i luoghi della sua infanzia. Tutto può essere poesia, con quel tanto di distacco che può dare una pennellata di gioia e di malinconia, di memoria o di sensi. Vi sono figure e immagini che dominano i paesaggi, si stagliano alti nell’atmosfera memoriale, come ad es. il ricordo della madre: ”batte il tempo/ impercettibile ai sensi/ in dimensioni divine/ oltrepassa cortine e barriere/ in sospensione/ nell’etere/ là ti ritrovo mamma.” o in questo frammento bellissimo in cui si evince la pacatezza del quotidiano, in un abbandono più sereno e perciò “il pensiero si adagia/ e riposa”.
Il modello indicato dall’autrice è lineare e profondo, non utilizza arzigogoli che appesantiscono il linguaggio. Vi è un’armonia intorno al verso che governa altra armonia, e la trama e lo sviluppo sono senza costrizione, scivolano felici in una loro eterea e compiaciuta bellezza che è lineare e, allo stesso tempo, straordinaria. Qui ne fanno una forza creativa le intermittenze sonore, i flussi di ricaduta della parola che si assottiglia e si dilata, attraverso le varie componenti dell’anima, tutte in grado di trovare figure e direzioni che umanamente si avvertono sin dalle origini il loro meccanismo emotivo: “scalatrice di pensieri/ alla ricerca del cielo” si autodefinisce e, in queste poche parole, vi è tutto l’impulso che fa emergere un full-out implicito nella linfa vitale del suo operare in poesia.
Il libro rappresenta un percorso a ritroso nella memoria. Un tempo sincronico e un altro diacronico, entrambi vivi e partecipi all’avventura straordinaria del vivere, fuori da ogni paradigma, fuori da ogni sviluppo di pensiero che non siano: l’amore, l’amicizia, gli affetti. Vi si evince una simbologia espressiva che partendo dal quotidiano, si snoda in aperture e linfe di immaginaria fantasia: “idee cavalcano il tempo/ domandolo/ nell’immoto ricordo” (Amaca di vita). Maristella sceglie una partitura musicale in forma sinfonica e la modella all’intensità sonora di un’atmosfera un po’ surreale, un po’ gnomica, in cui vi è netta la percezione del precario, dell’attraversamento del mondo con mezzi inadeguati, in scialuppe di salvataggio monouso: come in questi versi: “Il vento che avvolge/ come un manto di seta/ accarezza la pelle/ un’amaca di vita/ che culla come madre.” e poi ancora: “Tra le rugiade/ scova i pensieri remoti/ ciò che sfugge allo sguardo/ fissa l’essenza.” (In attesa dell’alba). L’autrice sperimenta la sua narrazione senza nessuna gabbia formale, con la delicatezza di una nostalgia scanzonata che affina e matura nel tempo, alternandone gli aspetti tematici in una diversificazione lirica evocativa e stringente: “ E poi batte/ la notte nei tuoi occhi il buio della profondità/... il sollievo al dolore l’assenza del peso degli anni” (In un attimo). Non manca nemmeno il riferimento ad un’Entità Superiore, a quel Dio che si trova in ognuno e in tutti coloro che hanno fede nella verità dell’anima.: “Lode al Signore/ il domani/ che si tinge d’amore” Oserei dire, allora, alla maniera di Saba, questa è una poesia una poesia che non interferisce in maniera eclatante nella cultura italiana, ma sa cogliere una sua storia di vita inclusiva di una verità rivelata, di un memoriale lirico che ne accompagna e ne caratterizza l’apprendistato e che verosimilmente è un segno di percorso, di autocontrollo. Ne scaturisce una chiave di lettura intensa e pacificata, senza orpelli, ma con una raggiunta felicità metaforica, in cui la vita fa dire a Maristella Angeli: “il giorno canterà/ la sua nuova canzone” pure se il domani sarà ancora sogno a frantumarsi, emozione a dipanare i fatti del presente e dell’assente. Qualcosa che va oltre noi, nell’aldilà di un proscenio fittizio, quale potrebbe essere il teatrino del mondo.
"Alla luce della luna" 103 haiku di Maristella Angeli
Antipodes Editrice
Giuria XX Concorso Internazionale G.G. Belli
– Roma [Antologia Accademia d’Arte e Cultura G.G.Belli]
«Utilizza la lingua italiana con profonda dovizia di particolari e con saggezza di descrizioni. Utilizza l’ermetismo, con evidente disinvoltura ed esprime all’interno delle singole parole una serie di sentimenti –anche profondi- che travalicano il mero senso del significato letterale, per assurgere ad una liricità elevata e pregnante, soprattutto per chi legge.»
E. Ranfoni
«La parola dell’autrice respira nei versi intensi e netti, batte sulle linee d’inchiostro sottile, danza tra le trame e le storie di attimi, incisi sulla pelle dell’anima..»
M.P. Sambusseti
«È poesia “incantata” (magica, misteriosa, onirica) quella che talvolta prende corpo in queste pagine in cui la parola è tutto: luce nel buio della solitudine, essenza dell’incontro, della condivisione..»
M. Roncaccia «Versi che invitano come astri e desideri ad andare oltre. Lulù Turco (Critico letterario) […] «L’autrice mostra una grande abilità nel trasformare sequenze di parole quotidiane in sentimenti che si adagiano sul cuore. È poesia che come foglia raccolta “resti a ricordare la sua vita per raccontarla”.»
Enzo Calcaterra (docente di Storia e Filosofia, scrittore) […] «nei suoi versi confluiscono le diverse esperienze e sensibilità, fondendosi in un gioco di colori, ritmi, immagini, atmosfere sospese fra magia, fiaba, forza immaginifica e sensualità. Le sue poesie sono “quadri scritti” dove chiunque può cogliere insieme suono, sapore, colore, corposità, introspezione. Tutto questo, senza mai scadere nell’astrazione o nel piatto realismo. Si percepisce la vita fin nelle sue radici, racchiuse in un microcosmo inafferrabile eppure saturo di senso. Va detto che Maristella può disporre nel suo laboratorio di efficaci strumenti, affinati nel tempo, forgiati da un vissuto mai superficiale. troviamo un uso molto accorto delle strutture metriche, del ritmo, delle sfumature sonore e cromatiche. Il tutto, permeato da una estrema “levitas” che ammalia il lettore senza straniarlo, facendo della sua quotidianità l’essenziale, rendendola sempre unica. Provare per credere.»
Giuria: Poesie in Libertà VII Edizione, Toffia (RI)
«Trasforma in poesia piccole briciole di cielo.»
Roberta Bagnoli (poetessa)
La silloge lirica “Sospensione” di Maristella Angeli offre l’occasione per assaporare la bellezza e la profondità della poesia. Si avverte un personale, costante, maturo processo di introspezione e di ricerca che sfocia in parole dense di sentimento e di accese emozioni.
L’Autrice regala perle di saggezza sospese nel tempo che si schiudono nel percorso della vita, lasciando in noi la voglia di leggere, approfondire e scoprire altre strade per tornare a sperare e a continuare il nostro personale e consapevole cammino di crescita.